In sintesi
- 🎬 Rocco Schiavone 4
- 📺 Rai 2 HD, ore 21:20
- 🕵️♂️ Serie poliziesca noir italiana con Marco Giallini nei panni del vicequestore Rocco Schiavone, ambientata ad Aosta tra indagini, drammi personali e ironia romana, tratta dai romanzi di Antonio Manzini. La stagione si apre con il protagonista alle prese con il suo passato e un nuovo caso da risolvere.
Rocco Schiavone 4, Marco Giallini, Antonio Manzini e l’intramontabile fascino del noir italiano sono i protagonisti assoluti della serata TV del 6 agosto 2025, con una nuova attesissima puntata della serie poliziesca in onda su Rai 2 HD alle 21:20. Se cerchi cosa vedere stasera in TV e vuoi lasciarti trasportare da atmosfere cupe, dialoghi al vetriolo e una dose irresistibile di romanità trapiantata ad Aosta, la scelta non lascia spazio a dubbi: l’appuntamento è con “Rien ne va plus”, il debutto della quarta stagione targata Simone Spada. E per gli appassionati di cinema d’azione e supereroi, sempre stasera su 20 Mediaset HD alle 21:10 torna “Superman Returns” di Bryan Singer, crocevia mitologico tra popcorn, nostalgia e epicità kryptoniana.
Rocco Schiavone: noir italiano, Marco Giallini e Antonio Manzini in primo piano
Rocco Schiavone, interpretato da un ispiratissimo Marco Giallini, ha reinventato l’archetipo dell’investigatore della fiction italiana. Nato dalla penna di Antonio Manzini, Schiavone è il vicequestore romano che mal sopporta il gelido esilio ad Aosta, rincorre solitudini, incastri criminali e il fantasma della moglie scomparsa (la bravissima Isabella Ragonese, presenza a metà tra sogno e realtà). In questa stagione la scrittura graffiante incontra un taglio da vero romanzo criminale: Rocco, sofferente e irriverente, si trova costretto a fuggire dal suo stesso passato proprio mentre la verità su un vecchio omicidio rischia di venire a galla. Ma i legami di fedeltà e la sete di giustizia hanno la meglio e così, richiamato dagli amici Brizio e Furio (geniali compari che strappano più di un sorriso amaro), eccolo di nuovo in pista. Il caso da risolvere, quello del ragioniere Favre, è solo la superficie di un iceberg emotivo fatto di dubbi, ferite e redenzione.
“Rocco Schiavone” non è solo una serie poliziesca: è un ritratto generazionale, una messa in scena delle contraddizioni d’Italia, dove la legalità prende spesso strade tortuose. Il tratto distintivo rimane la perfetta calibrazione tra dramma personale e indagine poliziesca, tra nordici silenzi valdostani e battute taglienti di scuola romana. E ragazzi, quanto ha lasciato il segno! Il loden sgualcito di Schiavone è già cult, i suoi vizi e vezzi sono diventati oggetto di emulazione e meme per una fanbase sempre più trasversale.
- Atmosfere autentiche: La Valle d’Aosta non è solo scenario ma vero personaggio, con la sua neve, i suoi bar popolari, il suo isolamento quasi metafisico.
- Anti-eroismo alla romana: Schiavone è l’antieroe che stende i poliziotti “per bene” della tv italiana, rivendicando una morale personale, sbilenca ma sinceramente umana.
Serialità italiana: Antonio Manzini, Rai 2 e successo di pubblico
A livello culturale, Rocco Schiavone ha segnato una svolta per la TV italiana contemporanea: nato come trasposizione dei romanzi di Manzini, è diventato subito uno standard per chi cerca nelle serie crime pathos vero, personaggi tridimensionali e una lingua schietta e immersiva. I numeri parlano chiaro: la serie è ormai appuntamento fisso del prime time di Rai 2, con share da record e una crescita costante di pubblico. Il merito? Una scrittura letteraria che non semplifica mai i dilemmi morali, una regia che osa rallentare il ritmo per concedersi pause emotive, e una squadra di interpreti d’eccellenza. Accanto a Giallini spiccano Claudia Vismara (collega e confidente di Rocco), ma anche il villain Baiocchi di Francesco Acquaroli, credibilissimo e magnetico.
Non è solo una questione di rating o di premi. Il vero lascito di “Rocco Schiavone” è culturale: ha rimesso al centro il poliziottesco come chiave di lettura dell’Italia di oggi, ha costruito empatia per un protagonista che resta burbero, cinico, mentalmente fragile ma sempre dannatamente vero. Non a caso la critica lo ha osannato come il più riuscito anti-eroe della serialità italiana, sulla scia delle migliori produzioni internazionali.
Superman Returns: cinema, supereroi e la sfida a Rai 2
Per chi invece preferisse una serata popcorn all’insegna dell’adrenalina, Rai 2 trova un rivale d’eccezione in “Superman Returns”. Il supereroe firmato Bryan Singer è un viaggio nostalgico ma anche intergenerazionale, tra epicità e introspezione. Brandon Routh ci restituisce un Superman malinconico e moderno in un film che racconta la fragilità dietro la leggenda. Impossibile non notare anche la performance di un Kevin Spacey a suo agio nel ruolo del folle Lex Luthor, per un action romantico che ha segnato i primi anni del nuovo millennio.
Cosa vedere stasera in TV: noir italiano, poliziesco e supereroi come scelta cult
La scelta perfetta per questa sera? Se amate le serie profonde, i personaggi spigolosi e i misteri dalle molte sfumature, “Rocco Schiavone 4” su Rai 2 non si discute. Se invece avete voglia di mitologia pop e mondi che volano alto, “Superman Returns” su 20 Mediaset è la vostra carta vincente. Il bello è che, tra poliziesco intellettuale e cinecomic d’evasione, la TV di stasera mette tutti d’accordo: basta solo scegliere da che parte stare, con un occhio sempre al piacere del racconto e alla qualità delle storie.
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