Menu Chiudi

SECONDO CONGRESSO UILTEC

RICONFERMATO IL SEGRETARIO USCENTE MARCO ZONCA – Presenti due funzionari della segretaria nazionale.

Riconfermato il segretario uscente della Uiltec Marco Zonca, nel corso del congresso della categoria che si è tenuto ieri alla Tenuta Colle Piajo di Nembro. La location non è stata scelta a caso: la Val Seriana rappresenta infatti la roccaforte del tessile, settore che in questi anni ha vissuto una fortissima recessione.

Ai lavori erano presenti anche due funzionari della struttura nazionale Uiltec: Debora Del Fiacco e il bergamasco Mauro Sasso, che ha presieduto il congresso.

La relazione del segretario sui settori che la categoria rappresenta, ha evidenziato le difficoltà della situazione nazionale e locale: “La recessione internazionale e la crisi economico-finanziaria hanno provocato una metamorfosi incontrollabile e difficile da gestire. Soprattutto nel comparto tessile abbiamo assistito ad una delocalizzazione della produzione, con conseguenti perdite occupazionali e il sindacato ha potuto fare ben poco per fermare questa deriva”.

Le armi vincenti per affrontare preparati le nuove sfide imposte dal mercato, secondo Zonca, sono “la formazione, la competenza, gli investimenti nella modernizzazione“.

Il segretario ha poi analizzato la situazione nella bergamasca: “Da un paio di anni la Uiltec registra una crescita del dieci per cento degli iscritti. E’ stata attuata una politica di avvicinamento ai lavoratori, di affiancamento ai delegati, di presenza maggiore all’interno dei posti di lavoro per ascoltare le persone, esserci per un consiglio, un servizio, un conforto“.

Zonca ha parlato nello specifico dei tre settori di competenza della categoria. Per quanto riguarda il settore del tessile e dell’abbigliamento nella nostra provincia ci sono circa 3.500 imprese che impiegano intorno ai 18mila dipendenti. Le grandi realtà attive fino ad una ventina di anni fa hanno lasciato il posto a aziende più piccole, con un numero limitato di lavoratori.

La gomma-plastica vede impiegate 14mila persone in 1200 aziende, gran parte con sede nel Sebino. La produzione, soprattutto di guarnizioni, è per la maggior parte destinata al mercato estero.
Il settore Chimico gode di buona salute, soprattutto le aziende farmaceutiche e di produzione di cosmesi. Sono circa un centinaio le aziende attive in questo settore e occupano circa 8mila dipendenti.

Mauro Sasso, della segreteria nazionale Uiltec, bergamasco ma romano di adozione, ha dichiarato: “Tornando a Bergamo per questioni sindacali, citavo nomi di aziende che, quando mi sono trasferito trent’anni fa, erano fiorenti. Ora non c’è più nulla di quelle realtà che davano da lavorare a migliaia di persone, soprattutto in Val Seriana e soprattutto a donne e giovani. Ora ci sono tante piccole imprese che fanno però fatica a stare sul mercato ed hanno bisogno di essere assistite, accompagnate nella programmazione e negli investimenti. Bisogna farsi trovare pronti, prepèarati ad affrontare le nuove sfide del mercato e noi, come sindacato, non abbiamo certo paura del futuro, della cosiddetta industria 4.0. Per quanto riguarda la provincia di Bergamo, non può pretendere di stare a galla basandosi solamente sul settore turistico e alimentare. Questo è un territorio che ha le sue fondamenta nel manifatturiero“.